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ANICKA
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ANICKA
Cosa facciamo continuiamo a raccontare le storie peruviane solo ai peruviani? Quelle indiane agli indiani?
Vuoi davvero che Anicka sia lo spettacolo ucraino per gli ucraini, in cirillico, su un paese una cultura di cui puoi parlare solo tu ?
Ferma inscatolata negli anni 80?
“Uno dei fenomeni antropologici più importanti di questo nuovo secolo è la questione dell’identità: essa sta vivendo una ridefinizione in ottica nazionalista, supportata da una visione del mondo pesantemente influenzata dall’ideologia geopolitica la quale ha, almeno per il grande pubblico, completamente soppiantato le ideologie di stampo economicista (capitaliste o marxiste) che hanno dominato la seconda metà del secolo scorso. Assistiamo alla vicenda personale di Anicka, la quale cresce e vive in tempi e luoghi particolarmente colpiti da questa trasformazione e riflette il mutamento generale della società nonché i dubbi, le debolezze, le domande e le risposte cercate dalla generazione che più di tutte affronta quotidianamente tale mutamento.”
Enrico Bonanate
DRAMMATURGIA
- Ania Rizzi Bogdan Eleonora Gusmano
CON
- Ania Rizzi Bogdan e Killa Emanuela Paz Alvarez
REGIA
- Eleonora Gusmano
AIUTO REGIA
- Lorenzo Del Buono
CONSULENTE STORICO
- Enrico Bonanate
RESPONSABILE TECNICO E AUDIO
- Alessandro Romano
PHOTO BY
- Matteo Nardone
“Uno dei fenomeni antropologici più importanti di questo nuovo secolo è la questione dell’identità: essa sta vivendo una ridefinizione in ottica nazionalista, supportata da una visione del mondo pesantemente influenzata dall’ideologia geopolitica la quale ha, almeno per il grande pubblico, completamente soppiantato le ideologie di stampo economicista (capitaliste o marxiste) che hanno dominato la seconda metà del secolo scorso. Assistiamo alla vicenda personale di Anicka, la quale cresce e vive in tempi e luoghi particolarmente colpiti da questa trasformazione e riflette il mutamento generale della società nonché i dubbi, le debolezze, le domande e le risposte cercate dalla generazione che più di tutte affronta quotidianamente tale mutamento.”
Enrico Bonanate
Anicka, è il progetto di ricerca della compagnia teatrale Focus_2, che aspira a raccontare la vicenda biografica di Ania Rizzi Bogdan, della sua famiglia, dell’Ucraina degli anni ‘90, come paradigma per indagare il frastagliato concetto di identità.Un’identità sul confine in quanto Ania è figlia di genitori ucraini e russi, un’identità controversa nel momento in cui emigra in Italia e cambia il suo nome, la sua lingua e acquisisce una nuova cittadinanza.Anicka è da una parte lo spettacolo che Ania decide di mettere in scena per riavvicinarsi alle sue origini, per attraversare la distanza che si è creata tra la Ania trasferitasi a Roma nel 1992 e la bambina Anicka di Troieschina (quartiere di Kiev) in cui è cresciuta.Ma allo stesso modo è un’indagine sul raccontarsi e proporre in scena il processo creativo.Ania non è la sola interprete dalla sua storia.Già in prima battuta dichiara la volontà di voler raccontare sè stessa attraverso il corpo di un’altra attrice e si mette alla ricerca così della sua piccola Anicka (nomignolo della sua infanzia).Anicka dovrà essere bionda, lineamenti sovietici ed esperta di ginnastica artistica.Ma l’unica candidata a proporsi al casting è Killa Emanuela Paz Alvarez, che non rispecchia nessuna di queste prerogative: è bruna, occhi a mandorla, non è una ginnasta e neanche un’attrice professionista, parla spagnolo, ed è discente e custode della memoria dei nativi Chavin delle Ande.E’ proprio l’identità sul confine ad accumunare le due, una doppia lingua madre, un doppio cognome indice di una doppia nazionalità di cui sembrano sentire più il peso che la ricchezza.Ania dopo una resistenza iniziale acconsente a portare la ragazza Indios con sé, e hanno inizio le prove.
Ania e Killa si confrontano con i protagonisti dell’albero genealogico di Anicka, ne tracciano una geografia familiare, utilizzano diapositive di foto originali, indossano i loro panni, e li dismettono. La storia individuale della famiglia Bogdan si staglia sull’orizzonte delle vicende storiche dell’Urss, l’indipendenza Ucraina, i lunghi viaggi in treno verso Mosca, e infine, l’arrivo a Roma confrontandosi con quelle della famiglia Paz Alvarez.Ma l’attraversamento di questo percorso non sarà facile: Ania e Killa dovranno mettere in crisi profondamente le loro certezze e i loro confini emotivi e strutturali per incontrarsi davvero, aprendo il confronto a interrogativi nodali circa la nostra indagine.Killa rappresenterà così la rivincita teatrale di Ania, il suo riscatto all’interno di un racconto inclusivo che si propone di abbracciare la complessità e la differenza come ricchezza autentica,attraverso la nascita di una nuova Anicka, che sia figlia delle esperienze di entrambe.
Focus_2
La compagnia di Roma Focus_2 di Eleonora Gusmano (Torino) e Ania Rizzi Bogdan (Kiev), nasce dalla volontà di affrontare lo studio della femminilità nel contemporaneo, le
dinamiche di potere tra donne e il concetto di eredità, come imprescindibile bagaglio che ogni relazione lascia dentro un individuo.
La compagnia di Roma Focus_2 di Eleonora Gusmano (Torino) e Ania Rizzi Bogdan (Kiev) nasce dalla volontà di affrontare lo studio della femminilità nel contemporaneo, le dinamiche di potere tra donne e il concetto di eredità, come imprescindibile bagaglio che ogni relazione lascia dentro un individuo.
I primi lavori sono: Mis(s)fit (partecipa al Roma Fringe Festival 2014) e La collezione vincitore del Premio miglior interpretazione al concorso Nazionale I Corti Teatrali a Roma, selezionato tra i Finalisti al Festival Inventaria al Teatro dell’Orologio a Roma, al festival itinerante 99 ARTS di Roma ed è tra i finalisti del concorso nazionale Calabbria Teatro Festival 2016 al Teatro Sybaris a Castrovillari e al festival JAZZIT a Feltre (BL)
Con La durata dell’inverno (vincitore del Premio Donne e Teatro 2016, Bando Siae S’illumina 2018, viene presentato a Torino presso il Festival Here X, al Festival Milano Off Fil, e al Festival Palco Off di Catania) la dinamica di potere viene analizzata attraverso differenti linguaggi espressivi, naturalistico e simbolico-grottesco sempre a partire da una relazione tra due personaggi; con Apparatus Matri,( selezionato a La Clinique Dramaturgique presso Short Theatre 2020 e andato in scena presso l’Asilo Filangieri di Napoli, Cavallerizza Reale di Torino e Spazio Rossellini di Roma e al Lama Festival di Monopoli, ispirato a La Casa di Bernarda Alba di Lorca, in chiave femminista, indaga le relazioni interne ad una famiglia di sole donne e la sua relazione con la comunità in cui si trovano.
Dal 2021 tengono il laboratorio Identitas_diverso o uguale a ? indagando sul tema della comunità e del singolo al suo interno.
Il tuo è un posto dove non posso arrivare con la regia di Daniele Aureli, arriva finalista al Premio letterario Maria Cumani Quasimodo 2021, è coprodotto da Fortezza Est e debutta in aprile 2024 con il sostegno di Spintime
Il ritorno di Anicka vincitore del Bando Germogli del Teatro Trastevere, è in residenza produttiva.
Nel 2022 vincono il Bando Scorribande Metropolitane 2022 di Torino e attualmente iniziano il nuovo progetto Autogrill con la drammaturgia di Nicolò Sordo.